Impedenziometria, ecco perché a cosa serve

Impendenziometria

Nell’articolo precedente abbiamo visto l’importanza dell’esame impedenziometrico, ma esattamente, che cosa misura? Cosa si capisce da questo test?

In parole povere, questo esame ci rivela se si è magri pesando molto (per l’elevata percentuale della massa magra nell’organismo) oppure, se si è grassi pesando poco (per l’elevata percentuale di massa grassa), perché consente di scomporre il peso del paziente in massa magra, massa grassa, acqua intra ed extracellulare.

Infatti, grazie all’impedenziometro, a partire da massa magra e da massa grassa e possibile calcolare quella muscolare e da lì il metabolismo basale, ovvero la quantità di calorie che si bruciano a riposo.

In particolare, le componenti corporee che nel dettaglio vengono misurate attraverso l’impedenziometria sono le seguenti:

  • FAT o FM (massa grassa), che ha densità abbastanza costante e in media dovrebbe costituire circa il 15% del peso corporeo.
  • FFM o massa magra, che si calcola sottraendo al peso totale del corpo la massa grass. Rappresenta circa l’85% del peso corporeo ed è costituita anatomicamente da muscoli scheletrici, muscoli non scheletrici, tessuti magri, organi e scheletro.
  • TBW, l’acqua corporea totale che rappresenta, come anticipato, circa il 60% del peso corporeo. In presenza di patologie questo parametro può avere forti oscillazioni.
  • ICW, l’acqua ripartita nello spazio intracellulare. Dato che l’acqua è il principale costituente delle cellule, la sua presenza è un importante misuratore della massa metabolicamente attiva nell’organismo. Infatti, sebbene con l’età questo parametro subisca delle variazioni fisiologiche, una contrazione eccessiva del suo valore indica uno stato di sofferenza cellulare.
  • ECW, indica invece l’acqua extracellulare, ovvero l’acqua interstiziale, plasmatica, linfatica e transcellulare .

Accanto a questi parametri, tramite l’impedenziometria si può calcolare, in via teorica, anche il BCM ovvero la massa metabolicamente attiva, che deriva da una combinazione tra la massa magra e l’acqua intercellulare.

Ieri, per capire lo stato della siluette, oltre alla bilancia, si usava il metro da sarta, consapevoli del fatto che il semplice peso non sempre è una cartina tornasole dello stato fisico perché, come risaputo la massa magra pesa più della massa grassa. Quindi, come spesso accade a chi pratica con costanza un allenamento, può succedere di mantenere lo stesso peso, ma ritrovarsi un fisico più asciutto e snello.

Oggi fortunatamente non è più necessario ricorrere a complicate misurazioni con il metro, perché grazie all’esame impedenziometrico, bastano pochi minuti per avere un quadro chiaro e completo della propria situazione fisica.

L’impedenziometria si basa sul principio della conduzione elettrica, partendo dal presupposto che il nostro corpo è composto al 60% di acqua.


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